La Frase Celebre


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venerdì 28 agosto 2009

DESTINAZIONE ADAMELLO 11-13/08/2009

In Vetta! 3539 mslm


Suona la sveglia. Che ore sono???
E' ora di alzarsi Fede sono le quattro e mezza del MATTINO.
E' così che tutto è cominciato: una colazione troppo fugace, scarponi ai piedi, zaino in spalla, frontale in testa e siamo partiti per la nostra passeggiatina domenicale: 1300 metri buoni di dislivello per arrivare ad una quota di 3500; freddo pungente ma un magnifico paesaggio da ammirare che compensa i disagi. Almeno per quanto la poca luce ancora lo concedesse.
Premetto che quello che penso ora non riuscivo ad ammetterlo dopo circa tredici ore e mezza di cammino, abbastanza sostenuto e raramente interrotto, ma devo dire che esperienze come queste capitano raramente, o almeno prima di allora non mi si erano mai presentate. Esperienze che lasciano un ricordo che porta con sè un segno inevitabilmente positivo.
Nei giorni che precedettero l'escursione non mancavo di chiedermi se se ce l'avrei fatta. Ci eravamo si duramente allentati e avevo già provato a camminare per un bel tratto di tempo (sette/otto ore in media) coprendo un dislivello di circa 1000 metri, ma in ogni caso senza un percorso che richiedesse un impegno di una tale consistenza.
Nonostante ciò siamo riusciti a percorrere il Pantano del Miller, il Ghiaione (che si può ben notare dal rifugio Gnutti) senza grossi problemi per arrivare alla Terzulli, dove abbaimo indossato gli imbtaghi e cominciato quasi ad arrampicare, per sbucare infine sul Pian di Neve. Quale spettacolo! Il primo gliacciaio perene che abbia mai visto. Non male!
Picozze alla mano racchette ben piantate e così cominciammo l'ultima parte di salita che porta alla cima che si può intravvedere già dal Passo Miller. Gli ultimi metri sono psicologicamente interminabili, la quota comincia a farsi sentire, ma finalmete possiamo dopo tanti sforzi godere almeno per qualche minuto l'indescrivibile panorama che si può ammirare e suonare la campana prima di tornarcene a casa spinti un po' dal sole cocente e dalla voglia di riposare con un bel bicchiere di fresca acqua tonica.

Il Pantano del Miller

Passo Miller

La cima dal Passo Miller

Panoramica del Pian di Neve

sabato 8 agosto 2009

SALTO NEL VUOTO

Ecco una delle mie piu recenti (si fa per dire, visto che ormai sono gia nove mesi) e grandi passioni: Il "Free Climbing" o per quelli meno del settore la classica scalata su roccia o plastica. Ho iniziato ai primi di Dicembre 2008, convinto un po' dalla voglia di provare qualcosa di veramente nuovo ed un po' da un mio conoscente, cominciando a frequentare il mitico "Rock Palace" di Sant'Eufemia un paio di volte a settimana dicendo: "Vediamo, se mi piacerà comincerò a procurarmi tutto il necessario (che nel frattempo mi veniva gentilissimamente prestato) e prenderò la cosa più seriamente". Tempo neanche tre o quattro settimane ed ecco che appena il "Rock" (Rock Palace) apre dopo la chiusura per le ferie della fine dell'anno che io e il mio socio stiamo scalpitando per andare a scalare, non vedendo l'ora che arrivasse la sera, per infilarci le imbragature attaccare il moschettone alla corda e lanciarci sui blocchi.
Una sera tuttavia ci dicono che senza l'accompagnamento di un maggiorenne non possiamo arrampicare utilizzando l'imbragatura. Allora noi che facciamo? Arrampichiamo senza! Infatti, in palestra abbiamo avuto anche la possibilità di praticare il "Bulder", il vero Free Climbing. Basta mettere infatti qualche blocco, un materasso abbastanza consistente ed ecco fatto una parete di bulder dove si può arrampicare senza l'utilizzo di una corda di sicurezza (per le altezze esigue che si raggiungono e per l'utilizzo dello spesso materasso). Con il bulder abbiamo accresciuto ulteriormente la nostra passione, ed ora aspettiamo che il Rock riapra a Settembre dopo l'estate, cimentandoci nel frattempo in falesia arrampicando in Corna Rossa nelle note cave di Virle.